
Il Molise è una regione con dei fantastici luoghi religiosi, noti a livello nazionale.
Tra i più antichi c'è l'Abbazia di San Vincenzo al Volturno, un monastero di origine benedettina che conobbe la sua massima fioritura attorno al IX secolo. Oggi alcune monache benettine americane vi celebrano ancora le tradizioni religiose, quali il canto gregoriano e la cura dei campi.
Una piccola chiesa sorge nei pressi di Montagano, S. Maria di Faifoli, che conserva le tracce del passaggio di Pietro del Morrone, Papa Celestino V.
Termoli ha una cattedrale tra le più suggestive in Italia. Sorge all'interno delle mura del paese vecchio, unico nucleo urbano fino al 1847, anno in cui Ferdinando II diede il permesso di costruire fuori dalle mura.
Uno dei Santuari più belli in Italia è quello il Santuario di Castelpetroso, visitato da Papa Giovanni Paolo II nel 1995. Sorge sul luogo ove, il 22 marzo 1888, due contadine videro una donna coperta da un manto viola che offriva al cielo il figlio morto.
Tre conventi cappuccini molisani ricordano il passaggio di San Pio da Pietrelcina: il convento di Campobasso, quello di San Nicandro e quello di Sant'Elia a Pianisi. Secondo la tradizione, in quest'ultimo convento Padre Pio ebbe la visione del demonio ed un'apparizione della Madonna.
Il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise fu istituito nel 1923. È compreso per la maggior parte (3/4 circa) nella provincia dell'Aquila in Abruzzo e per il rimanente in quella di Frosinone nel Lazio ed in quella di Isernia nel Molise. La direzione del parco è a Pescasseroli (AQ).

Il Parco nazionale d'Abruzzo è il più antico parco degli Appennini ed ha avuto un ruolo importante nella conservazione di alcune tra le specie faunistiche italiane più importanti: lupo, camoscio d'Abruzzo ed orso bruno marsicano. È ricoperto da boschi di faggio per circa due terzi della sua superficie. A quote superiori, nelle pietraie, crescono i pini mugo, altrimenti pochissimo diffusi negli Appennini. Altra fauna caratteristica del parco comprende il cervo, il capriolo, il cinghiale ed il picchio di Lilford.
Il Parco nazionale d'Abruzzo fu istituito nel 1923, con RDL 257 11/01/1923. Al territorio attuale si giunse dopo successive integrazioni. La gestione è dell'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise con sede a Roma e direzione a Pescasseroli (AQ). Interessa 25 comuni distribuiti nelle tre province. Nel 1980 ha avuto inizio la zonizzazione del parco, cioè la sua suddivisione in zone a diversa protezione ambientale per poter conciliare le opposte esigenze della protezione della natura e degli sviluppi urbanistici delle popolazioni locali. Le 4 zone sono indicate come Riserva integrale, Riserva generale, Protezione, Sviluppo
La Provincia di Campobasso è una provincia del Molise di circa 230 mila abitanti.
Affacciata a nord-est sul Mar Adriatico, confina a nord con l'Abruzzo (Provincia di Chieti), a sud-est con la Puglia (Provincia di Foggia), a sud con la Campania (Province di Benevento e di Caserta), a ovest con la Provincia di Isernia. Il presidente della Provincia è attualmente Nicola D'Ascanio, eletto nel 2006 nelle file del centro-sinistra.
Comuni principali
- Campobasso - 51.633 abitanti
- Termoli - 31.006 abitanti
- Bojano - 8.273 abitanti
- Larino - 7.230 abitanti
- Montenero di Bisaccia, Campomarino - 6.658 abitanti
Campobasso è una città formata da una parte antica assai caratteristica e pittoresca di origine medioevale, non priva di valori ambientali e artistici, sul pendio di un colle dominato dal magnifico Castello Monforte, e da una parte più moderna ed elegante di origine ottocentesca che si sviluppa sul piano ai piedi del centro più antico. Ai piedi del castello che domina la città si sviluppa il borgo medioevale, costituito da vicoli e lunghe e tortuose scalinate, ai lati delle quali sorgono case in pietra con ameni cortiletti interni. Interessantissimi sono i portali delle case più antiche realizzate anch'esse in pietra locale ricche di decorazioni, stemmi di famiglie nobili ed elementi allegorici. La città ottocentesca, denominato centro storico murattiano, si estende in piano e presenta le caratteristiche tipiche dello sviluppo urbanistico tipico di quel periodo storico. Progettato secondo l'ideale della città giardino, presenta molti spazi verdi ricche di essenze arboree rare e pregiate (Sequoie, cedri del Libano, ginkgo biloba, abeti rossi, lecci, ecc.), piazze, nonché fontane e fontanelle dalla quale sgorgano tutt'ora acque fresche e pure. Ottime le specialità culinarie del luogo, famoso anche per le vecchie officine in cui si forgiano i coltelli.

Isernia è la più giovane provincia d'Italia, costituita nel 1970, ma vanta una storia antichissima, ricca di arte e di scoperte archeologiche importantissime.
I confini della provincia sono segnati dai massicci delle Mainarde e del Matese, nonchè dai fiumi Volturno e Sangro.
Lo stemma della provincia è composto dagli scudi civici di Isernia, Agnone, Venafro e Frosolone. LA sigla è IS ed i colori araldici sono bianco ed azzurro pentro.
Per secoli l'economia della provincia si è basata sull'agricoltura e sulla pastorizia, a cui si sono aggiunti l'industria, soprattutto con gli insediamenti di Pozzilli e Pettoranello, il turismo, con la scoperta a Isernia del più importante giacimento paleolitico della Terra; con i campi da sci di Capracotta e di Pescopennataro, con i centri turistici di Agnone, Carovilli, San Pietro Avellana e Castel San Vincenzo.
Inoltre l'artigianato artistico si è sviluppato secondo la tradizione, con i merletti a tombolo di Isernia, la coltelleria di Frosolone, il bronzo e il rame di Agnone, il ferro battuto di Venafro, le ceramiche di Montaquila e le zampogne di Scapoli.
Grande risalto hanno, inoltre, le specialità gastronomiche: vino pentro (D.O.C.), i ricci e le ostie ripiene di Agnone, la pezzata di Capracotta, la pizza di Sessano, tacconelle e fagioli, polenta e salsiccia e agnello alla brace, che si fanno in tutta la provincia di Isernia.

La città di Termoli si estende sulla costa della regione Molise, verso l'interno, seppur il suo "cuore", il paese antico, sia a dirimpetto sul mare.
Il nome Termoli viene da Civitas Thermularum, come ad indicare la presenza di impianti termali, peraltro mai trovati.
I primi segni di vita nella cittadina adriatica risalgono all'età preistorica, documentate da ritrovamenti risalenti alle necropoli, nelle zone di Porticone e di Difesa Grande. A Difesa Grande, inoltre, ci sono anche diverse testimonianze di vita romana.
In seguito alle razzie dei barbari e ai momenti della crisi socio-economica del basso impero, gli abitanti di questo luogo si rifugiarono sul promontorio, una zona di terra facilmente difendibile, poichè legata alla terra ferma da un unico accesso.
Su questo promontorio sorse la Cattedrale, datata XII o XIII secolo. Fulcro del borgo e testimonianza della presenza di una diocesi, è il centro del paese vecchio stesso, verso la quale confluiscono tutte le vie.
Federico II fece, in seguito, costruire il Castello, come torre di vedetta sul mare Adriatico. Anche questo testimonia lo splendore di Termoli nel XII e nel XIII secolo.
In seguito ci furono invasioni veneziane, turche, che portarono a saccheggi e devastazioni. A questo seguirono passaggi di proprietà tra dinastie e famiglie nobili, che segnarono un calo, fino al 1770, quando ai termolesi fu concesso di edificare anche lungo le due direttrici, verso la costa e verso l'interno.
Negli anni '60 si ebbe lo sviluppo della ferrovia, negli anni '70 della statale, dell'autostrada negli anni '80. Dal 1990 in poi si è preferito concentrarsi sullo sviluppo dei quartieri: Difesa Grande, Colle Macchiuzzo, Colle della Torre.