Molise - Guida Turistica

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.: MOLISE
 Il Molise è una regione amministrativa dell'Italia di 0,3 milioni di abitanti, con capoluogo Campobasso. Confina con l'Abruzzo, il Lazio, la Campania, la Puglia ed il Mar Adriatico. Dal 24 novembre 2005 la regione Molise ha anche una sede istituzionale a Bruxelles.
 La superficie della regione è divisa quasi equamente tra zone montuose, il 55,3% del territorio, e zone collinari, il 44,7% del territorio.
 In tre paesi della Provincia di Campobasso (Acquaviva Collecroce, Montemitro, San Felice del Molise) si è stabilita nell'alto medioevo una minoranza di Croati (Croati molisani, "Moliški Hrvati"). Più consistente è la presenza Arbëreshë (popolazione di lingua albanese) in paesi come Portocannone, Campomarino, Ururi e Montecilfone.
 La cucina molisana è una cucina varia e di alto livello. Alcuni dei suoi prodotti più importanti sono le olive da cui si estrae un olio, dal sapore soave, consumato anche crudo su insalate e crostini; in particolare molti paesi fanno parte dell'associazione "Città dell'olio", che ha sede legale a Larino, e l'olio molisano, nel 2003, ha avuto il riconoscimento DOP. Il pane molisano conserva la sua origine famigliare, e viene prodotto ancora in alcuni tipologie, con le patate e la sofficità lo contraddistinguono. Un tipo di pasta fresca ottenuto con una sfoglia senza uova tipico triventino prende il nome di Cavatelli, e vengono conditi con sugo di pomodoro e con sugo di verdure. Parlando di salumi, il Molise offre diversi insaccati, come la Soppressata, il Capocollo e la Ventricina (famosa è la Ventricina di Montenero di Bisaccia). Fra i dolci sono tipiche le Cancelle, simili alle waffel tedesche ma con l'aggiunta di semini di finocchio, i Cippillati, ravioli cotti al forno ripieni di amarena e per pasqua è d'uso preparare la Pigna, dolce similie alla ciambella, ma più croccante.
.: STORIA
 Il territorio molisano condivise la sua storia con l'Abruzzo, fino alla caduta dell'Impero Romano. Resti di quel tempo si possono ancora osservare a Larino, dove sono stati rinvenuti reperti di mosaici policromi ottimamente fatti.
 Tutti i principali centri molisani divennero colonie romane, tra cui Isernia, colonia fin dal 262 a.C. , Venafro, città di origine Augustea, e Bojano, nata durante l'epoca di Vespasiano. E' proprio Bojano a diventare il primo territorio autonomo molisano, il Gastaldato di Bojano che, sotto i Normanni, diverrà Comitatus Molisii.
 Fu invasi dai Goti negli anni dal 535 al 553 d.C. e invaso dai Longobardi nel 572 d.C. Il territorio dell'attuale Molise era unito, anticamente, al ducato di Benevento.
 Questo periodo di annessione fu causa di particolari turbamenti, dovuti anche ad invasioni da parte di mercenari bulgari, che costruirono un castaldato comprendente Sepino, Isernia, Trivento e Venafro.
 Dopo la conversione dei Longobardi al Cattolicesimo, la chiesa acquistà molto potere sul Molise, ma con l'inizio delle invasioni saracene del IX secolo il territorio subì una grave crisi economica.
 Nel X secolo nacquero diverse signorie feudali che si resero autonome, formando nel tempo nove contee: Venafro, Larino, Trivento (X sec.), Bojano, Isernia, Campomarino, Termoli, Sangro, Pietrabbondante (inizi dell'XI sec.).
 Fra queste prevalse la contea di Bojano, che ebbe come signori i conti normanni Rodolfo e Ugo I di Molhouse (o de Molinis, o Molisio - forse da questo conte deriva il nome della regione).
 Ugo I ingrandì i confini della contea e, nel XII secolo, il conte Ugo II potè assumere, nel 1144, il titolo di conte di Molise.
 Una data fondamentale nella storia del Molise è il 1221, anno nel quale l'attuale imperatore Federico II trasformò il Molise in un distretto di giustizia imperiale, dove l'autorità del Re si opponeva a quella dei feudatari.
 Nel XV secolo il Molise conobbe una forte immigrazione di zingari, schiavoni ed albanesi, i quali fondarono diversi centri e si insediarono nei terrotori adiacenti Foggia.
 Il secolo seguente fu unito alla Capitanata. La regione conobbe nuovamente fasi difficili nel secoli XVII e XVIII, dovute all-isolamento e alla decadenza economica che colpì l'Italia intera.
 Nel 1806, con l'occupazione francese, il Molise si distaccò dalla capitanata e divenne provincia autonoma, nel 1811 ad opera di Gioacchino Murat. Tra il 1861 e il 1865 il Molise fu uno degli epicentri del fenomeno dei Briganti quale espressione di malessere delle plebi montanare e contadine del Sud.
 Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, il territorio attorno a Campobasso fu devastato dai combattimenti, che ebbero termine solo nel settembre 1943, con lo sbarco degli alleati a Termoli.
 Il Molise è divenuto una regione autonoma nel 1963.